Betania, 16 aprile 2018
Carissimi amici della “Tenda di Amal”,
Circa un anno fa ero con voi a condividere la situazione dei nostri fratelli e sorelle beduini del West Bank.
Quest’anno, su invito di Miriam, io e Sr. Aziza siamo di nuovo con voi ma in modo digitale. Sappiamo che siete riuniti per la serata di tesseramento dei soci e quale occasione migliore per aggiornarvi circa gli ultimi avvenimenti che stanno accadendo a Gaza e nella scuola di gomme di Khan Al Ahmer.
Il conflitto di Gaza al momento non sta avendo altri echi nel paese se non qualche sporadico conflitto. Si teme comunque che la situazione peggiori in vista del prossimo 14 maggio quando l’ambasciata americana verrà trasferita a Gerusalemme.
Quello che invece preoccupa è l’ordine di demolizione che ancora pende sulla scuola di gomme e l’intero villaggio di Khan Al Ahmer. Il 25 aprile la Corte Suprema di Gerusalemme dovrà pronunciarsi a riguardo. Il fatto è che la scuola di gomme accoglie anche bambini delle altre comunità beduine vicine, Tabna, la comunità di Abu Raid e i due villaggi al di là della strada principale, per cui se la scuola verrà demolita per questi bambini sarà quasi impossibile raggiungere le altre scuole perché lontane e perché nessuno mette a disposizione scuola bus per loro.
Un aspetto positivo di questi avvenimenti è che alcuni abitanti dell’insediamento di Kfar Adumim vicino a Khan Al Ahmer, si sono riuniti venerdì 13 aprile per manifestare contro l’ordine di demolizione e per difendere i diritti dei beduini di risiedere su quelle terre dove hanno abitato per più di 50 anni.
Sono diversi gli attivisti israeliani che stanno prendendo posizione in favore dei beduini del West Bank e dei richiedenti asilo africani di Tel Aviv. Il processo di coscientizzazione all’interno di Israele si sta allargando forse anche grazie ad una certa presa di posizione dei politici israeliani contro queste fasce di popolazione.
E sembra anche che questa situazione di continua precarietà e insicurezza dia frutti positivi all’interno dei villaggi beduini i quali non demordono ma guardano al futuro con speranza.
Recentemente abbiamo aperto due nuovi asili a Wadi Qatif e a Kassarat.
– Kassarat è un villaggio beduino che si trova lungo la strada che porta a Ramallah.
Nel gennaio 2018, abbiamo ricevuto una telefonata da una ragazza del villaggio che negli anni precedenti aveva frequentato un corso di preparazione all’insegnamento nelle scuole materne, la quale ci invitava a visitare la comunità, senza darci una ulteriore spiegazione. Con nostra grande sorpresa e gioia, quando ci siamo recate al villaggio abbiamo visto che Hanan, con altre due ragazze, aveva aperto un asilo per dare l’opportunità ai numerosi bambini di Kassarat di frequentare poi la scuola elementare. Infatti, uno dei requisiti della registrazione alla prima classe è quello di aver frequentato l’asilo.
Inizialmente, l’asilo era sprovvisto di tutto. I bambini sedevano e scrivevano seduti per terra. Per lavagna usavano un pezzo di cartone sul quale avevano scritto l’alfabeto arabo che però una volta scritto non si poteva cancellare.
È da lodare l’iniziativa e la tenacia di queste tre ragazze nel portare avanti un progetto non di certo facile da realizzare sempre per le ragioni di incertezza e insicurezza in cui si trovano tutte le comunità beduine del West Bank.
Vi terremo informati sull’evolversi della situazione in particolare quella delle demolizioni.
Un grazie di cuore per il vostro continuo essere presenti e vicini a noi e a questi nostri fratelli e sorelle.
Vi aspettiamo a braccia aperte.
Sr. Agnese & Sr. Aziza